Occhio al test: l’intolleranza alimentare è un problema sovrastimato

Intolleranze alimentari test- Un problema che sembra essere in incredibile aumento su persone di tutte le fasce di età, ma che in realtà sembrerebbe altamente sovrastimato da test poco attendibili. L’intolleranza alimentare è un disturbo che di certo può essere considerato diffuso, ma non nelle percentuali di incidenza calcolate intorno al 13% nei bambini e del 10% nella popolazione adulta. La reazione dell’organismo a cibi che possono rivelarsi “tossici” per determinati tipi di metabolismo può essere identificata e prevenuta grazie a diverse diagnosi, ma alcune delle più utilizzate produrrebbero però dei risultati inesatti. il Dria, la neutralizzazione, la kinesiologia applicata, la biorisonanza, l’analisi del capello e l’iridologia sarebbero infatti esami privi di fondamento scientifico e avrebbero il solo esito di confondere il paziente. Qual è allora il percorso da affrontare?

Intolleranze alimentari: stop ai test “bufala”, ecco il giusto percorso
Il dottor Mauro Calvani, coordinatore della Commissione Allergia Alimentare della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, ha affermato a margine di un convegno tenutosi a Firenze che le stime reali per quanto riguarda le intolleranze alimentari non superano il 5-10% e che il fenomeno di diffusione del disturbo è principalmente legato a diagnosi non correte. L’iter diagnostico più appropriato è lungo e graduale: prevede infatti un progressivo approfondimento del problema per identificare con precisione gli alimenti “dannosi”. Si parte da una semplice eliminazione e reintroduzione graduale del cibo “sospetto”, per poi passare test standardizzati come Skin Prick Test, dosaggio degli anticorpi per il glutine e breath test per il lattosio. Soltanto in ultima analisi è possibile ricorrere ad esami più invasivi come ad esempio la biopsia intestinale.

Come visto il percorso per una diagnosi precisa e veritiera è lento e tortuoso, ben lontano dai rapidi test in grado di fornire esclusivamente giudizi affrettati e lontani dalla realtà. La buona notizia è dunque che la possibilità che tu sia allergico è molto più remota di quello che possa sembrare, ma per capirlo realmente c’è bisogni di affidarsi a dei veri professionisti del settore, senza timore per le tempistiche o l’approfondimento dell’esame da affrontare.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]