Pavimento pelvico: patologie e prevenzione

Le patologie da disfunzione del pavimento pelvico sono dovute essenzialmente ad una ipotonia e/o disfunzione delle strutture muscolari involontarie e striate che partecipano alla costituzione del retto, degli sfinteri anali, del muscolo elevatore dell’ano e pubococcigeo. Il pavimento pelvico si trova in equilibrio quando le tre componenti muscolari, legamento e fasciali coesistono in equilibrio. Un buon pavimento pelvico mantiene le strutture endopelviche in sospensione, ovvero mantiene la statica pelvica.

La stazione eretta, la gravidanza, il parto, la menopausa, il sovrappeso, la tosse cronica predispongono il pavimento pelvico a forti sollecitazioni, andando spesso a interferire con il normale equilibrio di questa area.
Le conseguenze di un mancato equilibrio tra le strutture muscolari, fasciali e legamentose e una ipotonicità del pavimento pelvico possono portare all’instaurarsi di alcune patologie quali l’incontinenza urinaria o fecale e il prolasso degli organi pelvici. Oltre alle suddette patologie che compromettono la qualità della vita della donna (incontinenza urinaria), non si deve dimenticare il rischio di sviluppare disfunzioni sessuali nella donna (riduzione della sensibilità vaginale, dolore durante i rapporti sessuali).

La gravidanza, il cambiamento ormonale in menopausa, il sovrappeso, gli interventi chirurgici possono scatenare quadri di incontinenza che devono essere monitorati per non sviluppare tale patologia. Infatti in gravidanza un pavimento pelvico non tonico può interferire con i meccanismi di contenimento della gravidanza e con i meccanismi di progressione ed espulsione del feto. Un perineo rigido, non elastico e tonico aumenta il rischio di lacerazioni del canale del parto durante il periodo espulsivo e l’incidenza di episiotomia.

Per capire se una donna ha  perineo tonico basta effettuare una visita presso un ambulatorio specialistico. Lo specialista (ginecologo, urologo, proctologo) effettuerà una visita per valutare la forza e la tenuta dei muscoli perineali, e se ci sono eventualmente già dei segni di patologie legate all’ipotonicità perineale. La visita è indolore, può creare un fastidio leggero alla paziente e dura all’incirca 10 min.
Una muscolatura del pavimento pelvico allenata e tonica ha un effetto a lungo termine sul fisico e sul benessere mentale della persona, in pratica comporta un miglioramento in termini di qualità di vita. Valutare il rischio perineale permette di indirizzare la paziente verso un percorso idoneo e personalizzato. Pertanto la rieducazione del pavimento pelvico si rende necessaria e risulta essere un valido strumento per trattare sia l’incontinenza urinaria che gli iniziali prolassi degli organi pelvici. Oltre ad essere un valido strumento da utilizzare in concomitanza di interventi chirurgici, nella fase pre-intervento e post-intervento, costituisce un riconosciuto approccio terapeutico a molteplici disfunzioni uro-ginecologiche. Il trattamento riabilitativo contempla l’esercizio muscolare e altre tecniche di supporto strumentali atte a ripristinare le normali funzioni fisiologiche.

Quindi non bisogna solo pensare alla riabilitazione del pavimento pelvico a scopo terapeutico ma bisogna pensare soprattutto alla sua funzione preventiva:

in gravidanza
nel puerperio
nella prevenzione dell’incontinenza urinaria
nel miglioramento della qualità sessuale
nella prevenzione dei disturbi della statica pelvica (prolassi)
Ed è proprio l’attenzione a PREVENIRE che ha portato la Clinica Athena ad organizzare il 25 novembre una giornata di prevenzione sulla Patologia del Pavimento Pelvico presso la struttura ospedaliera, con l’ausilio di un team di esperti qualificati che effettueranno una visita uro-ginecolgica e una consulenza specialistica riabilitativa.